giovedì 7 novembre 2013

IL MIO PRIMO LIBRO! ED E' IN SARDO!


La Gallinella Sarda

La decisione è presa!

Mi pubblico un libro, da sola con le mie forze!

Non che non abbia trovato un editore per le favole, ma i tempi sono piuttosto lunghi e io vorrei essere "in giro" per questo Natale.

Ho tirato fuori dal cilindro e quindi dal cassetto, le mie care filastrocche.

Ne ho diverse ma questa volta, per cominciare, voglio pubblicare le filastrocche scritte in sardo, la mia lingua.
Nate qualche mese fa in due giorni di ispirazione pieni pieni!
Ho usato ovviamente il sardo che si usa nella mia zona e cioè il sardo campidanese ma in modo ancora più specifico, il terralbese. Cioè quello che si parla nel mio paese, Terralba in provincia di Oristano nella subregione chiamata Campidano. Sulla parte ovest della Sardegna, sulla costa  occidentale praticamente.

Forse qualcuno si sta chiedendo perchè scriverle in sardo?

Il sardo è la nostra lingua e purtroppo man mano che si va avanti si parla sempre meno. Se chiediamo ad un adolescente di tradurre una conversazione dal sardo all'italiano, probabilmente non ne sarà capace. Per fortuna questo non succede in tutta la Sardegna ma in certe zone più "moderne" sì.
E se chiediamo ai bambini se sanno cosa significa, per esempio, anche una parola di uso comune come pisitu, probabilmente nonlo sapranno. E' il gatto.

Io invece ho sempre avuto la passione per le tradizioni, compresa la lingua sarda e la corretta pronuncia.
Spero che il mio libro possa risvegliare o far nascere nei bambini, nativi digitali soprattutto, la curiosità di conoscere questa che per loro sta diventando una lingua straniera!

E poi trovo che il sardo sia molto musicale!

Il titolo?

In sardo "Sa vida in su sattu"

In italiano "Vita in campagna"


L'ambiente rappresentato è infatti quello della campagna, della fattoria, la vita all'aria aperta.
I vecchi lavori dell'uomo di campagna, che sono citati nelle filastrocche volta per volta a seconda dell'animale.
Per esempio il bue, il cavallo, l'asino, avevano un lavoro da svolgere ogni giorno.
Chi doveva arare, chi tirare il carretto, chi far girare la mola per trasformare il grano in farina.
Ma anche i polli, il cane, il gatto, la mucca, la pecora, ognuno ha un compito.
Chi produce uova, chi latte, chi ha il suo ruolo in casa.
E altri animali meno utili ma simpatici e belli.
E per finire l'uomo e la donna

Il libro conterrà 14 fotografie coloratissime, il mio genere ormai lo conoscerete se siete lettori del mio blog.
Foto che altro non sono che le illustrazioni di plastilina, e poi ad ogni foto verrà abbinata una filastrocca in sardo con la traduzione in italiano a lato.

Per concludere, a fine libro spiegherò come creare uno degli animali del libro.

Se avanza una pagina metterò un disegno da colorare per i più piccoli ma su questo sto ancora decidendo.

Non metto fotografie in questo post perchè è tutto in lavorazione ed è quasi tutto pronto per il servizio fotografico. Ho messo solo la foto della gallinella sarda di plastilina (che non sarà nel libro in questa versione azzurra e bianca) perchè ha vari significati per me.

Poi progetto grafico e si va in stampa!

Per i primi di dicembre sarà pronto il libro e sarà un perfetto regalo di Natale!

Intanto ho aperto le prenotazioni per le vendite dei libri e devo dire che sono contentissima di vedere tanto sostegno e tante prenotazioni!

Pubblicare significa anche mettersi in gioco ed è abbastanza stressante da questo punto di vista.

Quindi se volete avere informazioni su costi, formati e modalità di consegna o anche solo qualche curiostà scrivetemi!

monica.tronci@gmail.com

venerdì 1 novembre 2013

Oggi mi va di chiacchierare sulla mia plastilina. Sì, la mia!

Tutto è nato per caso, come dico sempre quando mi viene la posta la domanda su come sia iniziata la mia storia con la Plastilina.
I primi animaletti videro la luce giocando con mio nipote durante le vacanze di natale del 2010, con un regalo fatto da me, come dire... un regalo disinteressato? Chi lo sa?
Poi la passione è scoppiata e sono nati i primi animali "seri".
Avevo già un certo talento e non mi rendevo conto. C'è da dire che avevo già 36 anni.
Avevo le prime tecniche totalmente ideate da me e ogni giorno facevo qualcosa. All'epoca usavo gli occhietti mobili quelli di plastica che trovi in cartoleria. Ma poi li ho abbandonati. Quando scoprii che fare gli occhi di plastilina mi dava la possibilità di personalizzare lo sguardo dei personaggi. Tutto un altro mondo!
Poi è arrivata l'idea delle foto "in posa" nel maggio 2011. Prestissimo direi, visto che dap ochi mesi avevo intrapreso questa strada. Una prima idea di illustrazione fatta in casa con i mille esperimenti per la luce ambiente e luce diffusa per mostrare al meglio gli animali che fotografavo con la mia Canon sul cavalletto.
Qualche cartoncino colorato che creava fondo e sfondo, erba e cielo. E poi un po di vegetazione che si sviluppava verso l'alto.
I risultati erano buoni ma pur sempre sperimentali perchè mi mancavano nozioni di scenografia ma non pretendevo di fare illustrazioni buone al primo colpo. Stampai una trentina di foto con altrettanti animali diversi tra giungla, fattoria e qualcosina di mare e l'effetto sulla stampa fu bellissimo. Sembrava quasi di vedere un libro vero! Non credevo ai miei occhi!

Non pensavo seriamente (o forse non ne avevo il coraggio) di arrivare un giorno a fare illustrazioni per bambini.

A un anno dai primi animali di plastilina arrivò la prima fiaba, scritta in un giorno di capodanno mentre un malanno di stagione ci teneva a casa sul divano. Era il primo gennaio 2012.
Mentre scrivevo la fiaba descrivevo gli animali che avevo già creato e qui iniziò a farsi strada ancora di più l'idea di fare illustrazioni per bambini.
Ovviamente non ci credevo troppo perché anche se l'istituto d'arte l'avevo iniziato, non l'avevo di certo finito, anzi. diciamo che ci sono passata un anno.
Quindi mi dicevo che non avendo studiato in quella direzione sarebbe stato impossibile improvvisarmi illustratore. Infatti non potevo improvvisarmi è vero, ma da allora sono passati altri due anni.
Anni in cui ho affrontato diverse tematiche, forse tutte, e in cui ho imparato da sola tantissimi modi per creare, per pensare, per ideare come una vera creativa, un'artista, un'illustratrice.
Nel mentre sono nate altre due favole, una in fattoria e una nel bosco e le filastrocche in italiano per gli animali della giungla e in sardo per gli animali della fattoria.
Sì, proprio in sardo. Perchè io amo parlare la nostra lingua e mi piace divulgarla, sperando che non si perda troppo presto con le nuove generazioni, sempre più esterofile.
La fiaba sarda inizia in un bosco quindi i protagonisti sono 6 cuccioli del bosco, e finisce proprio in un villaggio nuragico, al pozzo sacro che contiene il tesoro del titolo. Un pezzo di cultura sarda a portata di bambino.

Ho iniziato a credere davvero di poter fare illustrazione dopo che, oltre agli apprezzamenti di conoscenti, amici e contatti soprattutto di fb, sono arrivati gli apprezzamenti da parte degli esperti del settore. Altri illustratori, ma anche editori.

Una cosa che mi inorgoglisce parecchio e mi sprona a fare sempre meglio. Soprattutto approfondendo le cose su cui finora non mi sono cimentata troppo.

Per ora non posso dire di essere diventata un'illustratrice ma poco a poco sta diventando una realtà.

Non mi dilungo perchè spero di potervi dare presto una bella notizia!

E vi lascio con alcune foto degli animali in lavorazione e per questo motivo foto di qualità molto scarsa ma ciò che conta è il soggetto e il work in progress!

A presto!