Oggi questo blog, che solitamente parla della mia plastilina, inaugura una nuova sezione.
LE INTERVISTE AGLI ARTISTI DELLA PLASTILINA
Tramite le mie interviste vi farò conoscere gli artisti che si occupano dello stesso materiale di cui mi occupo ormai da anni.
La prima intervista l'ho dedicata ad Antonietta Manca, di cui non vi anticipo niente. La scoprirete pian piano leggendo, ma intanto vi presento il suo alter ego di plastilina.
Buona lettura!
Ciao Antonietta!
Iniziamo con la più classica delle
domande:
Quando e come hai iniziato? A che età? Che percorso di studi hai seguito?
Ho iniziato a lavorare con la plastilina nel
2001 in Spagna a Barcellona dove lavoravo come art director in una agenzia. Ho
fatto un corso di modellazione e animazione in stop motion alla scuola di
animazione dei fratelli Lagares. poi quando sono tornata a vivere in Italia ho
continuato a lavorare come Art e come grafico e la sera mi dedicavo a costruire
pupazzi con la plastilina. Dato che l’animazione
a passo uno è molto lunga e complicata ho deciso di realizzare
delle illustrazioni di plastilina e propormi come illustratrice.
Il primo passo è stato
andare alla fiera del libro di Bologna con le foto dei miei lavori sotto
braccio. Mi sono proposta a innumerevoli editori di tutto i mondo. Con pazienza
e perseveranza finalmente un editore ha creduto in me e grazie a Fulvia Degl’Innocenti
che si è appassionata alla plastilina, ha scritto una
storia per la collana delle giostre delle edizioni Paoline ed è nato
il mio primo libro, "La cicala suona il rock".
Un'illustrazione dal libro "La cicala suona il rock" |
Come
definisci il nostro lavoro, la nostra figura?
Chi si occupa di plastilina ha una denominazione ben precisa? Quale?
Io mi definisco
sempre una pupazzara ma sostanzialmente sono un’illustratrice.
Secondo me non importa la tecnica che utilizzi, ma la capacità di
riportare in immagini concetti o storie, che poi è la
parte più difficile di questo mestiere.
Parlaci
del tuo percorso di studi ed esperienze lavorative
Mi sono diplomata
all’Istituto d’Arte
di Sassari, poi ho fatto qualche anno di architettura ma ho poi ho preso la
mini Laurea in Disegno Industriale a Genova. Ho lavorato come grafico da sempre
e dopo la laurea mi sono trasferita a Milano e li lavoravo come Art Director in diverse agenzie di pubblicità.
Dopo la mia esperienza spagnola, il lavoro di
grafico ha perso sempre più importanza per me, mentre il lavoro di
illustratrice diventava sempre più presente. Ora mi dedico totalmente all’illustrazione
e solo per pochi progetti, faccio ancora il grafico.
Descrivi
a chi non è
del mestiere, in cosa consiste il tuo lavoro (stile, tipo di
materiale)
Il mio lavoro
consiste in costruire con la plastilina colorata dei pupazzi che vengono
allestiti in un set e poi fotografati. Le immagini ottenute vengono utilizzate
come illustrazioni per libri o per tutto ciò che può servire un immagine.
Sostanzialmente sono
più lavori
perché oltre
a quello della modellazione c’è il lavoro dell’allestimento
e dello scatto fotografico e poi il lavoro di post produzione sulla pulizia dell'immagine digitale ottenuta.
Qual
è stata
finora l’esperienza più significativa?
La pubblicazione del
primo libro è importante perché cominci
a muoverti nel mondo della professione vera e propria. Questo mestiere è molto
difficile e faticoso un continuo lavoro di tecnica, concetti e relazioni con
editori scrittori ogni esperienza è importante dal libro alla copertina del romanzo
alla cartolina di natale. Ogni volta volta per me è una
nuova sfida!
Come
vivi questo lavoro che, come tutta l’arte in genere, è fatto
principalmente di passione oltre che di talento?
Questo lavoro è molto
difficile, quando uno realizza qualcosa di creativo e poi deve proporlo è sempre
delicato come passaggio. L’illustratore passa molto tempo da solo davanti
al suo progetto ci lavora diversi giorni spesso mesi e ci metti anima e corpo, poi deve venderlo e le reazioni dall’altra
parte hanno una conseguenza anche su chi l’ha
costruito, ogni mio lavoro è come un piccolo figlio. Sicuramente senza
passione non ha senso fare nessun mestiere ma sopratutto un lavoro creativo dove i tempi sono dilatati e non ci sono mai certezze.
Due illustrazioni dal libro "La pulce innamorata" scritto da Funvia Degl'innocenti |
A
cosa aspiri?
Mi piacerebbe poter
fare dei progetti con alcuni editori che rincorro da tempo e realizzare gli innumerevoli libri che ho nel cassetto sotto forma di schizzi e appunti o immagini.
Fare dei progetti con i bambini nelle scuole e nei musei. Insomma continuare a
fare quello che faccio!
Hai
già pubblicato
un libro tutto tuo? Scritto e illustrato da te.
Fino ad ora ho fatto
libri con altri scrittori o libri senza parole, nel 2017 uscirà un
nuovo libro realizzato totalmente da me testo e immagini ma mi piace lavorare
con gli scrittori è già così solitario il lavoro dell’illustratore
che confrontarsi con un altra persona è molto più arricchente e creativo per me.
Il
tuo lavoro è
anche quello di Grafica, in che modo questo ti agevola nel preparare
le illustrazioni e i libri da pubblicare?
Il lavoro di grafico
mi aiuta per l’impostazione dell’immagine
pensandola anche in funzione della stampa. Spesso propongo i progetti già finiti
e pronti poi però gli editori cambiano sempre un po' le cose, ma
avere, dall’altra, parte qualcuno che capisce anche la fase
tecnica del progetto libro è un valore aggiunto, ma
non è necessario per fare una bella illustrazione.
Ogni esperienza anche la più distante poi torna sempre utile alla fine.
Parlaci
della tua iniziativa Everyday.
Il progetto Everyday è nato come una necessità creativa di costruire dei pupazzi senza limiti di tecnica o soggetto, una necessità di pura sperimentazione che con il meccanismo della pubblicazione quotidiana attraverso i social network mi “impone” di fare tutti i giorni qualcosa di nuovo. A questo punto è da più di un anno che lo faccio e spesso è difficile fare qualcosa di nuovo ma è anche interessante vedere la risposta dei miei everyday. Non sempre segue le mie aspettative e anche questo è stato un percorso interessante sul mio lavoro.
Oltre a creare i personaggi, scrivi per loro. Di loro.
Non amo molto
scrivere, prendo appunti o delle note ma difficilmente scrivo preferisco disegnare.
Parlaci della collaborazioni che hai avuto con degli scrittori?
Ho avuto molte collaborazioni
con diversi scrittori: con Fulvia Degl’Innocenti ,una bravissima scrittrice e giornalista, un vulcano di idee ho fatto due libri. Con altri scrittori ho realizzato dei progetti che sono in attesa di
pubblicazione e altri in fase di progettazione. Spesso ricevo, via mail, testi da
illustrare o persone che si propongono. Mi piace molto trasformare in immagini i pensieri di uno scrittore. E' sempre molto bello vedere la reazione di una
tavola per la persona che l’ha scritto.
Lavori
solo in Italia o ti è
capitato di lavorare con committenti esteri?
Ho collaborato per
un editore inglese ma poi il libro non è andato
come avevamo pventivato. Lavorare con gli editori esteri non è semplice
ma è uno dei punti fondamentali per il lavoro dell’illustratore.
Hai
delle idee nel cassetto, o un nuovo progetto in corso, di cui puoi parlarci?
Tante
idee tanti progetti ora sto finendo un nuovo libro che mi ha impegnato molto e
di cui sono contenta, ma per scaramanzia preferisco non parlarne nel dettaglio!
Grazie Antonietta per averci fatto conoscere il tuo percorso e le tue idee "plastilinose". Attendiamo di conoscere i tuoi nuovi progetti, che saranno sicuramente tridimensionali e colorati e teneri!
Bellissima professione artistica!
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